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Condizioni ambientali e area di produzione:

Il Cesanese ha il suo centro di coltivazione nel comune di Piglio, anche se l’areale di coltivazione si estende ai vicini comuni di Serrone, Paliano, Anagni ed Acuto. La zona di produzione del Cesanese del Piglio copre un'area della forma di un triangolo avente il vertice nel paese di Piglio, che ad occidente seguendo le pendici del monte Scalambra giunge a Serrone mentre verso mezzogiorno lungo le pendici dei monti Pila Rocca e Carmine spinge l'altro lato fino Acuto. La zona di produzione del Cesanese rientra per intero nella III zona agraria della provincia di Frosinone, zona dei Monti Simbruini ed Ernici, facente parte della regione agraria di montagna. Il territorio collinare dei comuni dell’areale è ricco di borghi storici che hanno visto il loro massimo sviluppo durante il periodo in cui lo stato Pontificio trasferì ad Anagni la propria capitale. Il contesto montano-collinare si presta a colture perenni e in parti colare alla coltivazione di vite e ulivo che rappresentano le colture prevalenti del territorio. La posizione strategica dell’areale in prossimità dello svincolo autostradale di Anagni-Fiuggi sull’autostrada A1, pone il territorio in una posizione favorevole da un punto di vista infrastrutturale.

Cenni storici e geografici sul territorio:

I monti Scalambra, Pila Rocca e Carmine rimasero agli albori del Quaternario invasi da prodotti vulcanici secondari all’attività dei vulcani dei colli laziali. Col trascorrere degli anni i prodotti vulcanici furono trasportati verso il fondo valle, e si vennero a costituire dei banchi di materiale vulcanico che vanno acquistando potenza man mano che dalle pendici dello Scalambra, del Pila Rocca e del Carmine si scende a valle, e che vanno a sparire nei comuni di Paliano e da Anagni. Questa componente vulcanica conferisce caratteristiche differenti ai terreni che si trovano alle pendici dei monti (ove insiste l’Azienda Falcone), rispetto a quelli delle colline a valle: nel primo caso prevale un tufo terroso, facilmente sgretolabile, color ruggine, mentre nel secondo un tufo pozzolanico molto consistente e di colore grigiastro. Le caratteristiche del terreno influenzano grandemente le caratteristiche dei vini a base di uva Cesanese. I vigneti dell’Azienda Falcone si trovano in un contesto collinare circondati da altre colture similari (olivo prevalente e vigna). L’esposizione è sud-ovest. Non esistono concreti rischi ambientali, come documentato dal certificato di conformità biologico ICEA che attesta l’assenza di confini a rischio.

I miei principi e idealità di produttore:

Dall’inizio, ho cercato di impostare un tipo di agricoltura rispettosa dell’ambiente e del prodotto naturale.
In tal senso già la scelta di investire sullo sviluppo di un vitigno autoctono è proprio legata alla convinzione che il terroir possa esaltare la tipicità di un vitigno e di una coltivazione.
L’incontro poi con un esperto di biodinamica e di vinificazioni naturali quale Michele Lorenzetti mi ha portato a sviluppare un tipo di agricoltura che limita al massimo gli interventi umani, lasciando al terreno e alla pianta la possibilità di esprimersi nelle migliori condizioni possibili.
Gestisco in prima persona le operazioni di potatura, vendemmia, vinificazione. L’utilizzo di anfore di terracotta impone che alcune operazioni (dalla svinatura ai travasi) debbano essere manuali. L’obiettivo inoltre è quello di puntare sulla esaltazione di cru aziendali che esprimono specificità del territorio. In tal senso, nonostante le limitate dimensioni aziendali, sono arrivato alla identificazione di 3 cru di Cesanese del Piglio espressioni differenti del vitigno.